domenica, maggio 28, 2006

Quando ci si sente soli… fa male, male dentro…

Umore: aarrrrrrrr 2/10 (alla ricerca della propria valle incantata… se mai esiste…) Non è un periodo fantastico per la mia vita, pensavo di averle passate tutte, pensate che ero talmente convinta che tutto il male sarebbe finito con le superiori che ormai ero certa di non soffrire più… “mi aspetta l’inuversità!” dicevo “scriverò il libro che ho in mente” e “andrò in Giappone!!!!!!!”; erano queste le mie aspettative, finiscono le superiori e inizierà il momento felice della mia esistenza, dopo dieci anni passati da schifo, in solitudine, ora iniziava la pacchia. Ero quasi convinta dopo il Romics che nulla sarebbe più andato male, niente solitudine, tanti amici, gli studi, il mio libro che viene pubblicato e… il Giappone.
Dopo quasi un anno fa male pensare che sono tornata a piangere, fa male sapere che il Giappone è sempre più lontano, fa male sapere che sono sola, davanti a un computer.
Per voi sarà facile dire: “su Azu, siamo con te”, ma voi non siete qui, voi siete tangibili solo alle fiere, o solo quando vi incontro, il resto del tempo, sono sola. Sono sola, circondata da Fumetti e Gashapon, ma sono sola, io qui non ho amici con i quali il sabato sera vado a vedere un film, io non esco il venerdì, io non passo le mie domeniche al lago. Io sono qui sola, stanca e annoiata; vorrei tanto fare dei nuovi cosplay ma non ho la forza di farmi i cartamodelli… sono stanca, tanto stanca. Vorrei dormire ma non riesco a fare neppure quello, almeno quando andavo a scuola potevo studiare, leggere i libri ora non ho la forza per leggere.
Sono stanca…
Sono stanca, non riesco a trovare la forza per fare quello che vorrei…
Sono stanca.

domenica, maggio 14, 2006

Un notte di merda… Porca tro*a, PORCA TRO*A!!!!!!!!!!!!!

Umore: non so esprimermi…

Ieri pomeriggio è morta mia cugina, aneurisma celebrale… 35 anni, sposata, due bambini (7 e 4 anni), porca tro*a! Come si fa… immaginatevi la scena, dopo cena (spiedo annuale a casa mia) vi posso solo descrivere i silenzi di quando suonava il telefono; poi ore 1.30 (ormai era morta da molto e l’avevano già riportata a casa) se ne vanno gli ultimi amici di mia sorella… Si corre subito a casa dei miei zii, in piena campagna, inizia a piovere… Porca tro*a…
Non c’è più nulla da fare… tutto è più lento… i pianti, le lacrime… una rosa bianca… Porca tro*a…